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I criteri di edizione

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Lo strumento digitale ha consentito di allestire un apparato iconico in grado di rendere visivamente, in luogo della descrizione propria degli apparati tradizionali, la maggior parte degli interventi dello scrivente sul testo, come le aggiunte interlineari (avrai \maggior/ piacere a far del bene!) e marginali (contengono le tue \\belle// letterine), le cancellature e le correzioni (mi farete il favore fare 24 cammici bianchi; nei contorni dintorni di palermo), le parole di dubbia lettura (segnalate in corsivo), le sottolineature. Tali fenomeni, essendo stati marcati, sono facilmente rintracciabili in modalità "ricerca avanzata".
Delle caratteristiche peculiari dei singoli epistolari e di isolate infrazioni ai criteri di edizione si dà conto di volta in volta nelle "Altre particolarità dell'edizione e usus degli scriventi" (v. sotto) se si tratta di fenomeni generali, nelle note a piè di pagina se si tratta di usi particolari e sporadici, o comunque non riproducibili iconicamente. Infine, in casi di particolare rilievo, è possibile riscontrare l'usus degli scriventi attraverso riproduzioni fotografiche degli originali.

Le trascrizioni sono state improntate alla massima conservatività. In particolare:

  • si sono mantenuti la grafia, l'uso delle maiuscole e delle minuscole, il sistema interpuntivo, i segni paragrafematici. Ciò anche nel caso di ricorso a simboli oggi non più in uso, come il trattino semplice o doppio per indicare una pausa, e le virgolette, i due punti e le lineette sovrapposte per indicare un'abbreviazione. Le virgolette alte e basse sono state rese sempre come alte. Il trattino semplice è stato reso sempre come breve e intermedio, indipendentemente dalla lunghezza e dalla posizione reali;

  • si è conservata la separazione tra le parole dell'originale. Fa eccezione il caso di due parole che appaiano unite per cause accidentali (poco spazio, fretta, ecc.) e per le quali traspare la volontà dello scrivente di considerarle separate (per es. le zampe o le astine dei grafemi di contatto sono slegate);

  • sono state mantenute le abbreviazioni interpretabili (dev. per devotissimo, aff.mo per affezionatissimo e simili), mentre si sono sciolte fra parentesi graffe le abbreviazioni retaggio del sistema tachigrafico medievale (la "p" con l'asta tagliata viene trascritta p{er}, il simbolo monetario di "scudi" viene trascritto {scudi}, ecc.) e tutte le altre abbreviazioni che senza scioglimento sarebbero risultate incomprensibili;

  • le integrazioni congetturali sono state riportate tra parentesi quadre; nel caso di lacune insanabili dovute all'indecifrabilità del testo o al deterioramento del manoscritto si sono inseriti dei puntini grosso modo corrispondenti al numero dei grafemi illeggibili dell'originale;

  • si è mantenuta l'articolazione in capoversi, ma non si è segnalato il fine rigo o il fine pagina del manoscritto, fatta eccezione per i seguenti casi:

    • uso dell'apostrofo in fine rigo o, al contrario, uso dell'articolo pieno per evitare l'apostrofo nella medesima posizione: "lo | albero". Si segnalano nello stesso modo anche i casi di mancanza tanto dell'apostrofo quanto della scrizione piena dell'articolo causati dall'accapo: "dell | amata";

    • duplicazione parziale o totale di una parola - anche cancellata - in due righi successivi: "Mario è in buona sa | salute";

    • segmentazione senza la marca dell'accapo di una parola solitamente univerbata: "in | credibile";

    • frattura sintattica causata dal cambio di pagina: "ci vedremo il | per le vacanze di Natale".

Si è rinunciato, per ragioni tecniche e non metodologiche, a rendere la collocazione esatta di elementi come l'iscrizione, la data e la firma, che sono stati in ogni caso allineati a sinistra.
Nella sezione "lettura integrale", in calce alla descrizione dei singoli carteggi, è presente un link denominato "Altre particolarità dell'edizione e usus degli scriventi", in cui sono indicate eventuali peculiarità dei singoli epistolari e delle relative trascrizioni: informazioni sulle abitudini scrittorie, sulle abbreviazioni non sciolte, sulle particolarità nell'uso del sistema interpuntivo, sull'impaginazione delle lettere, ecc.

 

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